362

Decimo dono: dirmi il sacrificale da fare.
Bene attualizzato: Sia fatta la tua volontà sacrificale. Vuole
il sacrificale suo: sacrificandosi e lasciandosi sacrificare:
dalla famiglia angelica. Dalla coppia e dalla famiglia
umana. Tiene unita la coppia in tre gesti congiunti e la fa
sua. Padre e Pneuma egoisticizzati e instintivizzati. Il Padre
si lascia sacrificare tacitamente per ogni azione: sia fatta la
tua volontà sacrificale.

Pneumatica magia quella del visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del dire
egoisticale ed ecco uscir fuori la preghiera del fare sacrificale.
Al fare sacrificale ci si accosta pregandolo. Quando pregate,
voi dite: Padre nostro che sei nei cieli. Preghiera sacrificale,
da dire e da fare. Bene appellato e collocato. Bene
augurato e perorato; bene attualizzato: Sia fatta la tua volontà
sacrificale come in cielo così in terra. È la volontà divina
Paterna. Radicata nel suo essere, fatto di amore sacrificale,
ne attinge contenuto e direttrice: il Padre vuole il sacrificale.
*) Vuole il suo.
1) Lo vuole sacrificandosi: nel talamo eternale è sacrificazione
generatrice di Figlio, senza possibilità di morizione.
Per conseguirla si fa in talamo temporale metamorfosandosi.
Dall’atto puro della sacrificazione,
all’atto potenziale della sacrificabilità.
2) Lo vuole lasciandosi sacrificare. E da chi? Dal sacrificale
metamorfosato si sprigiona la facoltà creatrice.
Tutta la creazione è di derivazione sacrificale.
1) Primo atto creativo: la coppia angelica. Dalla sezione
femminile della famiglia angelica ottiene l’eterna
morte dell’amore. Atto creativo di mezzo o di passaggio:
è la creazione del cosmo: cielo e terra. Vi vuole
impresso chiare e portentose impronte sacrificali per le
quali abbiamo acceso una tenue disposizione: Sia fatta
la tua sacrificale volontà cosmica.
2) Secondo atto creativo: la coppia umana: l’uomo e la
donna. Satana s’è ridotta a due arrabbiatissimi morsi:
a) Si morde per l’eterna morte dell’amore
b) Si morde dalla rabbia per non avervi trascinato l’intera
famiglia angelica.
Vi avrebbe esercitata l’ambita signoria. Dal secondo morso la
sua feroce volontà di fare satura la sua famiglia infernale. Ma
con chi? Ecco pronta la coppia umana, da cui origina una
immensa famiglia umana. Da questa vuol pescare la nuova
preda infernale. Lei, la divorziata, e questo le brucia di rabbia,
fa salti mortali per tenere unita la coppia umana. Unita nel
primo coniugio, unita nell’appropriarsi direttamente della
famiglia sua, unita nell’appropriarsi inconsciamente dell’amore
Paterno che era passato per espropriazione in proprietà della
creatura mediante la concezione battesimale cresimata. Con
tale portentoso inganno coppia e famiglia umana passano in
proprietà satanica. Su tutte le umane concezioni tranne una: la
Mariana, Satana esercita la sua incontrastata signoria.
a) Inizio: il raggio divino di amore Paterno non abbandona
la persona risalendo alla sua sorgente, ma si
lascia docilmente bloccare. Dal livello divino scende
a livello animalesco passando per il livello umano.
Da umanato a bestializzato. Egoisticizzato, viene
istintivizzato al punto da camminare automaticamente
verso la morte dell’amore.
b) Completamento. Non ci sarebbe riuscita nel suo intento,
se lo Pneuma si fosse rifiutato di far agire un amore
Paterno così maciullato. Ma lo Pneuma è fedelissimo
al Padre, e Satana ne ha potuto fare un Agente istintivizzato
della morte dell’amore Paterno.
In tutta la mia vita il Padre accetta con devoto silenzioso
amore sacrificale, dal suo Agente, il supplizio, la tortura dell’andare
alla morte goccia dopo goccia, azione dopo azione.
Per ogni azione istintiva Lui va alla morte dell’amore. Vi è
sempre andato nascostamente da noi. Ora incomincia col
Visuato a palesare la sua orribile passione: la Patripassione.
Come posso indignarmi con Satana se il Padre accetta? Non
ho che da dire: Sia fatta la tua volontà sacrificale temporale.

Nessun commento:

Posta un commento